(1835 – 1909)
1835. Marco Ezechia Lombroso, detto Cesare, nasce il 6 novembre a Verona da una famiglia di commercianti israeliti.
All’epoca il Regno Lombardo-Veneto è governato da Vienna, che controlla gran parte dell’Italia, divisa e retta da governi assolutistici.
1852. Lombroso si iscrive alla facoltà di medicina a Pavia. Nel Regno di Sardegna, unico stato italiano ad aver conservato la costituzione emanata durante la rivoluzione del 1848, Camillo Cavour prende il potere.
1856. Lombroso pubblica il saggio “Influenza della civiltà su la pazzia e della pazzia su la civiltà”. Al congresso di Parigi le grandi potenze stipulano la pace che pone fine alla guerra in Oriente.
1858. Lombroso si laurea a Pavia con uno studio sul cretinismo in Lombardia. Nella stazione termale di Plombières Cavour e Napoleone III trovano un accordo in vista di una guerra contro l’Austria.
1859. Seconda guerra d’indipendenza: tra i volontari che affluiscono in Piemonte vi è anche Lombroso, che si arruola come medico militare.
1862. Lombroso, come medico dell’esercito italiano, partecipa alla lotta contro il “brigantaggio”, una lunga e sanguinosa guerra civile, alimentata da tendenze borboniche e clericali ma anche dalla domanda di giustizia sociale, riforma agraria, riduzione del fisco, abolizione della leva militare.
1866. Lombroso veste nuovamente la divisa in occasione del nuovo conflitto contro l’Austria, che porta all’annessione del Veneto.
1870. In seguito alla caduta del secondo impero francese, sconfitto dai prussiani, l’esercito italiano pone fine al governo pontificio. Lombroso elabora la teoria dell’atavismo criminale.
1876. Cade la Destra storica, formata dagli eredi politici di Cavour e il governo passa nelle mani della Sinistra storica. Lombroso pubblica “L’uomo delinquente” e diventa professore ordinario di Medicina legale e di igiene pubblica all’Università di Torino.
1888. Lombroso, con “Troppo presto”, interviene nelle discussioni sul nuovo codice penale, che verrà approvato l’anno seguente. Pubblica inoltre “I Palimsesti del carcere”.
1893. Il Partito dei lavoratori italiani assume il nome di Partito socialista dei lavoratori italiani. Lombroso pubblica insieme a Guglielmo Ferrero “La donna delinquente, la prostituta e la donna normale” e aderisce alla sezione di Torino del Partito socialista.
1896. Le truppe coloniali italiane subiscono una rovinosa sconfitta ad Adua; cade il governo Crispi. Lombroso lascia la cattedra di Medicina legale per quella di Psichiatria e clinica psichiatrica; pubblica i primi due volumi della quinta e ultima edizione de “L’uomo delinquente”.
1898. A Milano l’esercito spara sulla folla in tumulto per il rincaro dei viveri. Lombroso inaugura il Museo di psichiatria e criminologia nel Palazzo degli istituti anatomici.
1904. Si svolge il primo sciopero generale. Lombroso si dimette da consigliere comunale di Torino ed esce dal Partito socialista.
1909. Le elezioni politiche registrano il consolidamento della maggioranza guidata da Giolitti. Lombroso muore a Torino il 19 ottobre.